Set05
Panico da "rientro"
Panico da "non rientro"
Prima di parlare di panico da rientro è doverosa una premessa. In un periodo come questo in cui, a causa della crisi economica si vede diffuso il panico da “non rientro”, perché ci sono molte persone che perdono il posto di lavoro e per questo motivo cadono in crisi, può sembrare assurdo parlare di questo argomento. Ci sono certi momenti storici il post - guerra, la carestia , le calamità naturali , in cui a causa della situazione generale che colpisce la società e le persone, è più naturale avere paura, ed essere assediati dal panico. Il panico diventa una sensazione diffusa questo porta le persone a non sentirsi sole nella ”sofferenza”. A chi non è capitato di pensare di essere il solo ad avere un certo di tipo di difficoltà? Per scoprire, e sentirsi subito leggermente sollevato nel sapere che altre persone prima di te l’hanno incontrata e magari superata. Questo “senso di appartenenza ad un gruppo” ci aiuta a trovare la forza per lottare da solo o chiedendo aiuto. Dato che vorrei parlare attraverso il mio blog un po’ di tutti gli argomenti ho introdotto anche questo. Durante le vacanze capita di rallentare, fermare per un po’ la nostra persona. È proprio in questo momento che sentiamo addosso” la stanchezza” collegata al rilassamento. Ci prendiamo una pausa e se è troppo lunga ci adattiamo al ritmo della vacanza, per soffrire al momento in cui “il meccanismo” deve tornare al ritmo di sempre.. ma si adatterà di nuovo..
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